Day #17 – La Valchiria

Svegliati un po’ acciaccati, abbiamo smontato le tende e ci siamo diretti a Yilivieska, al negozio di bici più vicino.

È un posto stranissimo e bellissimo: enorme, con attrezzature per vari sport da una parte (tra cui hockey su ghiaccio e snowboard, anche se siamo a 50 metri di quota) e officina che ripara tutto dall’altra. C’è la gente più disparata: dal motociclista barbuto, al boscaiolo che deve farsi riparare la motosega, alla signora con bici da passeggio che ha bisogno di una nuova sella per il suo posteriore gigantesco.

Purtroppo, però, non hanno il giusto ricambio e tentano la tecnica di far saldare la pedivella, ma si rileva inefficace in quanto dopo pochi metri si rompe di nuovo. Dopo una mattinata di lavoro, riescono a sostituire tutta la guarnitura e riusciamo a ripartire, dopo una buonissima pizza 4 stagioni con tantissimi gamberetti e bevande gratis al Kodi Pizza!

Percorriamo circa 140 chilometri di statali con qualche pezzo di sterrato e giungiamo nella “capitale della Scandinavia del Nord”, Oulo!

È una città bellissima che si affaccia su una insenatura sul Baltico (qui si fa fatica a distinguere laghi, fiumi e mare!).

Giunti all’appartamento prenotato su Booking, avviene uno sketch divertente: sbagliamo casa per colpa di un sms che riportava informazioni sbagliate e piombiamo in stanza a gente che dormiva!!

Dopo una nostra telefonata, arriva il gestore del posto, un donnone finlandese alto due metri e con lunghi capelli grigi: la Valchiria! Parla un inglese molto spigoloso e, indicandoci una moto, ci spiega che anche lei è una biker: “also I am a BikKKer! DIS IS MY BIKKE!”

Mi chiede se può aiutarmi a portare le valigie in stanza, ma rifiuto per non disturbare e lei inizia ad urlare “AHHH, ITALIANS!! YOU REGRET THE HELP OF THE STRONGEST FINNISH ARMS!!!”

Per un attimo temo per la mia incolumità, ma ottengo la grazia di Odino e mi lascia stare.

L’appartamento è favoloso e ci concediamo anche una bella cenetta, prima di andare a dormire.